I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica che si trova a nord-ovest di Napoli; la parola "flegrei" deriva dal greco flègo che significa "brucio", "ardo", e quindi indica i "campi ardenti". I Campi Flegrei sono una terra in cui la natura mostra tutta la sua bellezza e la sua forza, tra mare, laghi, boschi e vulcani: nella zona ci sono infatti almeno 24 tra crateri e fenomeni vulcanici, tra cui la Solfatara, che è il cratere di un antico vulcano da cui continuano ad uscire fumarole d'anidride solforosa, vapore acqueo e anidride carbonica e getti di fango bollente che formano i caratteristici laghetti di fango.
Il fenomeno tipico della zona dei Campi Flegrei è il bradisismo, ossia il sollevamento e l'abbassamento della crosta terrestre a causa dei fenomeni vulcanici sotterranei: per questo motivo, negli anni '80 il porto di Pozzuoli dovette essere riposizionato circa 50 metri più avanti, in quanto il livello del terreno si era alzato in due anni di 180 centimetri.
Nel territorio si trovano molti piccoli laghi, formatisi nei crateri di vulcani ormai spenti: tra questi ricordiamo il Lago d'Averno e il Lago Lucrino: entrambi nell'antichità sono stati considerati luoghi infernali, a causa delle esalazioni di gas e dell'atmosfera inquietante che li avvolgeva. Nei dintorni si possono visitare le rovine dell'antica città di Cuma, antica colonia greca, famosa in quanto sede dell'oracolo dove vaticinava la Sibilla Cumana.
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